I contorni dell’infortunio sul lavoro
I contorni dell’infortunio sul lavoro
L’infortunio sul lavoro è definito dalla legge come l’evento, che avviene per la c.d. causa violenta, in occasione di lavoro (quindi ricollegabile allo svolgimento dell’attività lavorativa) dal quale deriva una lesione o una malattia del corpo che rende necessaria l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
Per tutelare i lavoratori vittime di infortunio la Legge ha previsto (con il D.P.R. n. 1124 del 1965) una specifica assicurazione obbligatoria che consente di beneficiare di prestazioni sanitarie specifiche e di ottenere un indennizzo tanto più pesante quanto più è stato grave l’evento traumatico e quanto più gravi sono le conseguenze che sono derivate.
Presupposti perché si possa parlare di infortunio sono quindi:
- un evento traumatico dal quale deriva una lesione alla salute del lavoratore o la sua morte
- un collegamento tra questo evento e lo svolgimento dell’attività lavorativa
- una durata dell’inabilità al lavoro di più di tre giorni
- la c.d. causa violenta (di cui si dirà meglio nel paragrafo successivo).
Si parla infatti di occasione di lavoro per intendere che deve esistere un rapporto causa-effetto, di qualunque natura, tra l’evento lesivo e lo svolgimento dell’attività lavorativa, tanto che – come vedremo – la legge comprende all’interno della categoria dell’infortunio sul lavoro anche quello che si verifica nel tragitto tra l’abitazione del lavoratore e il luogo di lavoro (si parla in questo caso di infortunio in itinere).