Datore di lavoro: i 4 errori da evitare dopo un infortunio in azienda
Datore di lavoro: i 4 errori da evitare dopo un infortunio in azienda
L’infortunio in azienda è un evento molto delicato da gestire da parte di un datore di lavoro. Pochi sanno però che questa gestione, per poter essere efficace e quindi portare al risultato di un’archiviazione o all’assoluzione in sede penale, deve cominciare già nei primi istanti successivi all’infortunio, quando l’emotività, la preoccupazione per le sorti dell’infortunato e la concitazione del momento rischiano di giocare brutti scherzi a chi, invece, dovrebbe con lucidità – oltre a compiere le azioni di legge come la denuncia all’INAIL – avviare subito una strategia difensiva che preveda ogni possibile sviluppo.
Le azioni messe in campo in tali frangenti da chi è in capo all’azienda o ricopre ruoli di responsabilità per quanto riguarda la sicurezza spesso però non vanno nella direzione che più li tutela. Molto più di frequente, anzi, vengono commessi gravi errori di cui si rischia di pentirsi anche dopo anni, cioè quando il giudice emetterà la sentenza. Ne vediamo una breve ma significativa lista:
- Andare nel panico: per quanto possano esserci profili di responsabilità, un approccio analitico e una mente lucida sono i migliori alleati per fronteggiare una situazione oggettivamente delicata. In questo, più che gli esercizi di respirazione, potrà aiutare avere la consapevolezza che un professionista esperto che si occupa solo di questo tipo di problema è da subito operativo per tutelare l’interesse e la reputazione aziendale.
- Modificare lo “scenario” dell’infortunio: la concitazione del momento e l’istinto portano spesso a pensare che sistemare quel che non è in regola o peggio ciò che ha causato l’infortunio prima dell’arrivo degli organi ispettivi possa aiutare a limitare le conseguenze. Ma nascondere la sabbia sotto al tappeto all’ultimo momento può invece rivelare di avere più di qualcosa da temere. Anche con la buona intenzione di sistemare per evitare anzitutto che l’infortunio si ripeta non è una buona idea: in qualche modo, così facendo, si riconosce già implicitamente la propria consapevolezza. Per questo la cosa migliore è lavorare sullo status quo. Per agevolare la strategia difensiva, è bene allora lasciare tutto intatto in attesa del sopralluogo e della valutazione del proprio legale. Perché la verità si può sempre difendere, il falso no.
- Modificare i documenti di sicurezza: la concitazione del momento e l’istinto portano spesso a pensare che il “miglioramento” dei documenti di sicurezza sia una buona scelta. Per questo la cosa migliore è lavorare sullo status quo. Per agevolare la strategia difensiva, è bene allora lasciare tutto intatto in attesa del sopralluogo e della valutazione del proprio legale. Stesso discorso come sopra: la verità si può sempre difendere, il falso no.
- Coinvolgere la persona offesa: l’infortunato, la cui salute e sicurezza è l’obiettivo di ogni Datore di Lavoro, dovrà essere risarcito ma il comportamento dovrà essere valorizzato.
Insomma: c’è un solo alleato di cui fidarsi ciecamente quando accade un infortunio in azienda ed è un avvocato esperto nella gestione immediata dell’evento, un vero Safety Lawyer!