La partita si gioca infatti a partire dalla reattività nell’applicare contromisure difensive e nella necessaria lucidità che solo una figura dalla lunga e comprovata esperienza, in questa particolare nicchia del cosiddetto penale bianco, può mettere al servizio dell’azienda.
L’avvocato Rinaldo Sandri, nell’arco di circa 20 anni, ha diretto in prima persona la gestione immediata di oltre 600 infortuni: un’attività svolta prevalentemente al servizio di grandi centri produttivi del Nord Italia, che gli ha consentito di maturare un ragguardevole bagaglio esperienziale, perché focalizzato su un tipo soltanto di evento – purtroppo molto frequente in Italia – di rilevanza potenzialmente penale, caratterizzato da dinamiche molto diverse rispetto altri reati.
In occasione di un infortunio in azienda, magari in attimi fortemente concitati e di tumulto emotivo, il primo pensiero del datore di lavoro non può che andare doverosamente al suo lavoratore e ai disagi cui è sottoposto insieme alla sua famiglia, realizzando così solo in un secondo momento il rischio di fare i conti con le dolorose conseguenze di una colpa accertata, che vanno ben oltre alle forme di indennizzo all’infortunato (una tantum, rendita, danno differenziale), in particolare quando per gravità sono integrati i reati di lesioni o, peggio, di omicidio colposo.
Quel che un penalista non esperto, un consulente del lavoro, l’RSPP esterno o il consulente per la sicurezza non sono oggettivamente in grado di apportare alla tua causa è un approccio difensivo strategico, immediatamente applicato con azioni concrete, volto a massimizzare gli elementi di forza e minimizzare quelli di debolezza.
Risalendo il filo della causalità, è possibile poi individuare solo e soltanto ciò che una relazione diretta con l’infortunio, evitando ad esempio di essere giudicati – come spesso accade quando si resta in balia dell’accusa – per eventi e situazioni non strettamente inerenti al fatto, che ne diventano così aggravanti.
Va da sé che l’applicazione di un metodo consolidato, e supportato da centinaia di sentenze e datori di lavoro che hanno potuto tirare il più grande sospiro di sollievo della loro vita professionale, non può prescindere da una profonda conoscenza della legislazione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, da consolidate nozioni di tipo societario e da una vasta esperienza in ambito processuale, che si traduce nella rara abilità di anticipare le mosse della controparte e da lì costruire un fortino difensivo inespugnabile.
Solo così un infortunio in azienda, dopo aver causato purtroppo lesioni al lavoratore, può evitare di costituire una pietra tombale per un’impresa che, tra mille ostacoli, cerca di crescere nel rispetto delle leggi.